Centro parrocchiale Tor Tre Teste

Roma

Concorso bandito dall’ Opera Romana per la Preservazione della Fede e la Provvista di nuove chiese in Roma
Collaborazione con l'ing. Lorenzo Jurina - strutturista

Il progetto proposto raccoglie in un unico edificio tutte le attività che si svolgono in un centro parrocchiale.
Questo non è solo un modo di risolvere le varie esigenze del Bando di Concorso, ma anche una proposta per vivere la vita parrocchiale in modo interattivo e collettivamente più partecipe.
L’edificio proposto così compattato ha potuto raggiungere dimensioni significative indispensabili per non essere schiacciato dal quartiere in cui si inserisce. La sua altezza massima raggiunge i 31 m circa mentre quella degli edifici circostanti è di 26 metri.

Il centro parrocchiale si articola sotto una grande vela, una copertura convessa che scende con il punto più basso nel cuore dell’aula di culto e ha il punto più alto in corrispondenza dell’altare maggiore. Sul lato opposto all’altare maggiore si snodano in verticale tutte le funzioni richieste: aule di catechismo, abitazione e uffici del clero... Tre livelli che comunicano con il grande vuoto dell’aula di culto e interagiscono con essa come se si trattasse di una grande orchestra - allusione al tradizionale organo. Questo accorgimento ha consentito di ottenere nell'aula di culto la suggestione scenografica di un grande volume senza che esso in effetti ci sia.

La copertura dell'aula - la vela - si apre verso il cielo sui due lati più alti. Da questi punti due fasci di luce scendono ad illuminare l'aula. Con una luce discreta a partire dal fondo, con una luce più marcata sopra l'altare maggiore.
Lungo la navata l'illuminazione laterale è più discreta e si ispira alla tradizione romanica. Le aperture sul fronte dell'edificio illuminano i vari ambienti del centro parrocchiale come le aule del catechismo e l'abitazione del clero. Esse ripropongono con una certa astrazione i sistemi classici di apertura delle facciate delle chiese aggiungendo un valore funzionale.
Si è ottenuta così una facciata abitata in tutte le ore del giorno che può comunicare anche all'esterno la sua costante vitalità.

L'intercomunicazione, il filtrare della vita tra il centro parrocchiale e l'esterno è la caratteristica principale del progetto oggi in cui l'istituzione religiosa è alla ricerca di nuovi modi per fare parte attiva nella vita di tutti.