Mitigazione degli aspetti visivi e ambientali
A23 Alta Valle di Susa - Bardonecchia

Concorso di idee

Il progetto presenta una proposta di ricucitura del paesaggio montano interrotto dalla costruzione dell'auto-strada verso il traforo del Frejus.
Viadotto, svincoli e piazzale antistante l'accesso al Tunnel sono stati considerati come parti di un unico sistema formale da modulare e adattare di volta in volta alle specificità dei luoghi. Questo sistema è caratterizzato da elementi architettonici semplici, ripetibili, riconoscibili e di forte impatto scenico.

L'idea conduttrice del progetto è la formazione di una copertura leggera e traforata, posata nelle zone da proteggere alla vista e dalle quali ci si vuol proteggere: rumori, inquinamento, luci notturne derivanti da piazzale e viadotto.

Trama
E’ costituita da una serie di travi curve in acciao corten che affiancate a una distanza media l'una dall'altra di 10m. Nel piazzale le travi si sviluppano seguendo nella verticale un disegno a doppia onda a partire dalla bocca della galleria e si susseguono per circa 500m disposte perpendicolarmente all'asse teorico del piazzale. Nel viadotto le stesse travi in acciaio CORTEN della medesima sezione delle precedenti prendono la forma di ellissi.

Ordito
Costituiscono l'ordito elementi vari e differenziati,la cui dotazione può anche essere arricchita nel tempo. Sono:
  • Collegamenti tra le travi curve e controventature
  • Pannelli in legno con anima fonoassorbente da inserire nelle aree in cui occorre proteggere l'abitato dai rumori
  • Quinte in legno nelle zone da proteggere alla vista senza interrompere completamente la visibilità dell'orizzonte
  • Pannelli con verde pensile costruiti con armature metalliche riempite di sfagno, per la crescita della vegetazione
  • Travi in legno lamellare da affiancare le une alle altre a una certa distanza per lasciare filtrare la luce
  • Pannelli fotovoltaici, inseriti tra le travi curve approfittando dell'orientamento favorevole di molte superfici

Sotto questa tessitura tutti i volumi esistenti possono essere raccordati oppure mimetizzati anche rivestendo le coperture con superfici verdi.
Particolare attenzione è stata posta sui bordi verso valle: da Bardonecchia le auto e i tir non devono essere visti. Nei tratti in cui la tessitura della copertura lascia liberi dei coni visuali una fitta serie di pali in legno lamellare inclinati costituiranno una barriera visiva.

Verde di completamento
Per scarpate anche fino a pendenze dell'80% è preferibile utilizzare un'armatura di rete metallica spugnosa, inserita qualche metro all'interno della scarpata. La terra armata lascia crescere facilmente la vegetazione ridando al terreno un aspetto compatto e naturale.
Per gli spazi posti in adiacenza e sotto il viadotto si prevede un bosco dall'aspetto naturale con piante autoctone di grande altezza. I piloni più alti arrivano a circa 35m dal suolo, quindi ccorrono alberi che possano ridurre questa distanza.
Per gli svincoli si prevedono soluzioni di verde a bosco. Per ritrovare la naturalezza dell'ambiente occorre che la vegetazione riproduca quanto più possibile lo stato originario: più che arbusti o piante basse sono preferibili le conifere di montagna.
Nel piazzale è previsto un grande uso del verde: filari di piante non caduche al suolo e tapezzanti leggeri nei pannelli inseriti tra le travi per raccordare la montagna alla nuova struttura.